Madesimo. Skiarea a Montespluga dove si insegna scialpinismo in sicurezza Il progetto ha subito preso il volo e già ne parlano i media di tutto il mondo
Fonte Articolo La Provincia di Sondrio
«Esplorazione e sicurezza è per noi il binomio vincente nella pratica di una montagna che non si adatta a noi, ma a cui siamo noi ad adattarci. È la nostra filosofia, siamo con- vinti che lo sci tradizionale ha una data di scadenza e altissimi costi di gestione in tutti i sensi. Una fruizione più a misura d’uomo della montagna, invece, crediamo sia il futuro».
A dirlo è Walter Bossi, 26 anni, di Imbersago (Lecco), che con i colleghi della “Spiagames outdoor agency” di Bergamo, Mattia Cavalleri e Luca Azzola, ha intrapreso un’iniziativa tutta nuova a livello nazionale ed europeo.
Quella di dar vita ad una skiarea “lift-free”, cioè senza impianti di risalita, che ha il suo cuore pulsante nella piazza centrale di Montespluga, a 1.908 metri di quota nel terri- torio comunale di Madesimo.
Pelli di foca e ciaspole.
Una delle località sciistiche più quotate e note della Lombardia e dell’arco alpino, caratterizza- ta dalla vicinanza all’abitato delle piste da sci e degli impianti, che ne hanno fatto una località sciistiche fra le più apprezzate. Eccola ora alla ribalta per un’impresa di tutt’altro tipo.
Per Homeland, così si chiama la realtà decollata il 5 febbraio di due anni fa a Montespluga e che ha preso definitivamente il volo nella primavera del 2023, oggi sotto ii riflettori dei media di tutto il mondo. E persino stupiti di tanta ribalta sono gli stessi curatori del progetto.
«L’idea iniziale è di Spiagames outdoor agency, dopodiché l’abbiamo elaborata e cala- ta sulla realtà madesimina - dice Walter Bossi -, non senza qualche perplessità iniziale, perché non è stato facile l’approccio per tutte le persone e gli operatori del posto con l’idea di una montagna vissuta in modo naturale. Con pelli di foca, sci d’alpinismo, ciaspole, lo zaino con l’airbag, il kit di sicurezza e la tenda per chi vuole restare fuori una notte. Invece il progetto è decollato, piace, e, nel fine settimana siamo sempre fully booked».
Non si parla di numeri enormi, ovvio, perché tutte le pro- poste sono calibrate per un massimo di 6-7 persone, quante ne può accompagnarne una guida. Però si viaggia sulle 35 prenotazioni il sabato e la domenica e di più non si potrebbe fare.
«Arrivano persone dalla Brianza, dal Milanese, dalla Svizzera, dalla Francia e dal- l’Inghilterra - dice Bossi - e questo anche grazie al ritorno mediatico che abbiamo avuto in quei paesi. A sorpresa di noi hanno scritto il Financial Times e Le Parisien, solo per fare due nomi, ma anche in Italia il battage è forte, tant’è che stanno salendo anche scialpinisti di Roma e dell’Abruzzo».
Altro atuot non secondario: a Montespluga c’è sempre neve in abbondanza. I giovani di Homeland lo sapevano. Hanno capito subito le potenzialità del piccolo centro d’alta quota, per lo più inespresse, e non hanno perso tempo.
Anche in estate
Grazie al contributo di 100mila euro della Regione sul progetto “Viaggio in Lombardia”, e per intercessione del Comune di Madesimo, hanno ottenuto la realizzazione della struttura prefabbricata che li ospita a Montespluga, a basso impatto ambientale, e lì hanno insediato il loro quartier generale. Con il noleggio di tutto l’occorrente per lo scialpinismo, lo splitboard e il kitesnow, materiale dei migliori marchi, e col noleggio, altro aspetto nodale, del kit di sicurezza con pala, sonda ed Artva.
La sicurezza, infatti, è al centro, con corsi effettuati ad hoc da Homeland stessa.
Ma non è tutto perché Homeland punta a vivere anche in estate.
«L’intenzione è quella di trasformare Homeland, nella bella stagione, in una location da coworking in quota - dice Bossi - dove persone che si trovano a transitare o sono in vacanza in zona possano averci come punto di riferimento se necessitano di un luogo dove portare avanti il loro lavoro».
Soluzioni ardite, ma, si sa, il futuro è di chi osa.
«Esplorazione e sicurezza è per noi il binomio vincente nella pratica di una montagna che non si adatta a noi, ma a cui siamo noi ad adattarci. È la nostra filosofia, siamo con- vinti che lo sci tradizionale ha una data di scadenza e altissimi costi di gestione in tutti i sensi. Una fruizione più a misura d’uomo della montagna, invece, crediamo sia il futuro».
A dirlo è Walter Bossi, 26 anni, di Imbersago (Lecco), che con i colleghi della “Spiagames outdoor agency” di Bergamo, Mattia Cavalleri e Luca Azzola, ha intrapreso un’iniziativa tutta nuova a livello nazionale ed europeo.
Quella di dar vita ad una skiarea “lift-free”, cioè senza impianti di risalita, che ha il suo cuore pulsante nella piazza centrale di Montespluga, a 1.908 metri di quota nel terri- torio comunale di Madesimo.
Pelli di foca e ciaspole.
Una delle località sciistiche più quotate e note della Lombardia e dell’arco alpino, caratterizza- ta dalla vicinanza all’abitato delle piste da sci e degli impianti, che ne hanno fatto una località sciistiche fra le più apprezzate. Eccola ora alla ribalta per un’impresa di tutt’altro tipo.
Per Homeland, così si chiama la realtà decollata il 5 febbraio di due anni fa a Montespluga e che ha preso definitivamente il volo nella primavera del 2023, oggi sotto ii riflettori dei media di tutto il mondo. E persino stupiti di tanta ribalta sono gli stessi curatori del progetto.
«L’idea iniziale è di Spiagames outdoor agency, dopodiché l’abbiamo elaborata e cala- ta sulla realtà madesimina - dice Walter Bossi -, non senza qualche perplessità iniziale, perché non è stato facile l’approccio per tutte le persone e gli operatori del posto con l’idea di una montagna vissuta in modo naturale. Con pelli di foca, sci d’alpinismo, ciaspole, lo zaino con l’airbag, il kit di sicurezza e la tenda per chi vuole restare fuori una notte. Invece il progetto è decollato, piace, e, nel fine settimana siamo sempre fully booked».
Non si parla di numeri enormi, ovvio, perché tutte le pro- poste sono calibrate per un massimo di 6-7 persone, quante ne può accompagnarne una guida. Però si viaggia sulle 35 prenotazioni il sabato e la domenica e di più non si potrebbe fare.
«Arrivano persone dalla Brianza, dal Milanese, dalla Svizzera, dalla Francia e dal- l’Inghilterra - dice Bossi - e questo anche grazie al ritorno mediatico che abbiamo avuto in quei paesi. A sorpresa di noi hanno scritto il Financial Times e Le Parisien, solo per fare due nomi, ma anche in Italia il battage è forte, tant’è che stanno salendo anche scialpinisti di Roma e dell’Abruzzo».
Altro atuot non secondario: a Montespluga c’è sempre neve in abbondanza. I giovani di Homeland lo sapevano. Hanno capito subito le potenzialità del piccolo centro d’alta quota, per lo più inespresse, e non hanno perso tempo.
Anche in estate
Grazie al contributo di 100mila euro della Regione sul progetto “Viaggio in Lombardia”, e per intercessione del Comune di Madesimo, hanno ottenuto la realizzazione della struttura prefabbricata che li ospita a Montespluga, a basso impatto ambientale, e lì hanno insediato il loro quartier generale. Con il noleggio di tutto l’occorrente per lo scialpinismo, lo splitboard e il kitesnow, materiale dei migliori marchi, e col noleggio, altro aspetto nodale, del kit di sicurezza con pala, sonda ed Artva.
La sicurezza, infatti, è al centro, con corsi effettuati ad hoc da Homeland stessa.
Ma non è tutto perché Homeland punta a vivere anche in estate.
«L’intenzione è quella di trasformare Homeland, nella bella stagione, in una location da coworking in quota - dice Bossi - dove persone che si trovano a transitare o sono in vacanza in zona possano averci come punto di riferimento se necessitano di un luogo dove portare avanti il loro lavoro».
Soluzioni ardite, ma, si sa, il futuro è di chi osa.